Le reti informative

Nella vita quotidiana a scuola avvengono numerose piccole comunicazioni che, quando tutto va bene, rendono fluida ed efficace l’attività scolastica:

  • In alcuni focus con genitori e docenti di allievi delle scuola inferiori (Infanzia e Primaria) si discute su come scambiarsi le informazioni sui materiali necessari a scuola (carta, colla, calze, merenda, ecc.). Non sempre gli insegnanti comunicherebbero le esigenze in tempo utile (a volte lo fanno la sera precedente), così come non sempre riescono ad ottenere i materiali da parte dei genitori.

I genitori, a loro volta, sollecitano i docenti ad adottare una programmazione settimanale minima sui fabbisogni di materiale.

  • Più complesso e meno efficace risulta lo scambio di informazioni sulle riunioni o su attività analoghe.

Si afferma anche per questo l’uso di WhatsApp, strumento ‘non istituzionale’ per rimediare a possibili “distrazioni” delle famiglie. Infatti, quasi tutti i genitori che lo utilizzano concordano sulla sua utilità per ricordare i piccoli impegni e le incombenze, specie quando lavorano entrambi fuori casa.

Nei loro focus i docenti concordano sull’utilità dei gruppi Whatsapp per questo tipo di informazioni, ma sottolineano che da parte loro il raccordo con i gruppi WhatsApp dei genitori avviene attraverso i rappresentanti di classe.

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    Esperienze/proposte di miglioramento

    Nei loro focus i genitori fanno proposte per poter partecipare di più alla vita della scuola: - organizzare eventi ludici (gite comuni con i gli allievi, aperitivi, picnic, ecc.); - realizzare momenti collettivi con i docenti (ad esempio, consigli di classe allargati) per condividere gli obiettivi educativi; - scuole aperte anche di pomeriggio, per incontri tematici, soprattutto sul bullismo, i BES, e così via; - mettere in calendario il prima possibile nell’anno scolastico le riunioni già prevedibili: ad esempio, la programmazione, la consegna delle pagelle, ecc.. Viene ritenuta molto importante la compresenza di docenti e genitori i ragazzi in tutte quelle occasioni in cui bisogna lavorare con gli allievi su regole o modalità di riparazione del danno. Nei focus genitori e insegnanti auspicano che i genitori possano comprendere meglio i metodi pedagogici utilizzati a scuola, per condividere il percorso di crescita degli allievi e gli obiettivi educativi. A questo riguardo, si propone di organizzare incontri all’inizio dell’anno e a metà anno tra genitori, insegnanti, dirigenti sul progetto educativo. Sono state riferite buone prassi, interventi istituzionalizzati in varie forme che consentono di condividere metodi educativi tra genitori e insegnanti: - per i bambini più piccoli, essi possono essere momenti di condivisione della giornata a scuola (“trascorrere una giornata, andare a mangiare in mensa”); - nella scuola primaria ma anche nella secondaria sono giudicate efficaci le occasioni in cui i genitori possono sperimentare metodi vissuti dai propri figli a scuola (ad es. il cooperative learning).