Il Coordinamento Genitori Democratici è una ONLUS fondata nel 1976 da Marisa Musu e Gianni Rodari sull’onda dei movimenti di partecipazione e di rinnovamento democratico delle istituzioni tradizionali.
Al centro delle sue attività ci sono i bambini e il loro diritto a crescere in piena autonomia, salute e dignità. Opera a livello nazionale e nelle sue articolazioni associative territoriali, per affermare nei diversi contesti educativi una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza ispirata ai valori di laicità, democrazia, libertà e uguaglianza della Costituzione Repubblicana. Il CGD individua nella scuola, nella quale opera come associazione nazionale di genitori di allievi, l’ambito prioritario della sua attività. É presente altresì in comitati e commissioni nazionali, in particolare in ordine alle esigenze di tutela dei minori nei diversi contesti mediatici. Tra le iniziative di maggiore rilievo vanno ricordate, nell’ultimo periodo, quelle legate al fenomeno del bullismo e cyber bullismo, sia in un’ottica di prevenzione e di intervento che di indirizzo di politiche sociali che pongano all’attenzione delle istituzioni questo allarmante fenomeno. IL CGD è inoltre impegnato in attività di ricerca e promozione di una fattiva e positiva collaborazione fra scuola e famiglia, attraverso la realizzazione di diversi progetti fra i quali “La Cassetta degli attrezzi: per un’alleanza educativa”, svolto nel 2017 con il patrocinio del MIUR. Tra le iniziative di maggiore rilievo vanno ricordati anche gli incontri di Castiglioncello che costituiscono, fin dalla prima edizione del 1984, un’occasione di analisi e di riflessione sulla condizione dell’infanzia nel nostro Paese.
Consiglio direttivo eletto l’8 Novembre 2015:
- Nava Mambretti Angela – Presidente
- Alberta Gianni
- Atzeni Gianluca
- Blumetti Rossella
- Crostella Susanna
- Lomi Tina
- Napoli Salvatore
- Pecchio Agnese
- Strappafelci Carla
- Trovò Elisa
- Viviano Matteo
Un osservatorio sul mondo dei bambini, degli adolescenti e della genitorialità
Gli associati ai Cgd nazionale e locali danno la loro attività ed effettuano le loro prestazioni in modo volontario, libero e gratuito. Gli iscritti all’associazione sono circa 2000, operanti in 34 circoli territoriali presenti in 10 regioni italiane. Gli ambiti di intervento toccano tutte le diverse tematiche di interesse educativo realizzando diverse tipologie di attività:
iniziative di formazione e aggiornamento (ludoteche, in partenariato con Save the Children centri di recupero per adolescenti drop.out; formazione insegnanti-docenti per difficoltà di apprendimento quali dislessia e discalculia, accoglienza e corsi di lingua italiana alle madri immigrate dal Nord Africa, corsi agenitori ed adolescenti per l’uso sicuro della rete Internet); promozione di studi e ricerche, progettazione di attività
scientifiche e culturali, sul piano nazionale e internazionale (in particolare gli Incontri Internazionali di Castiglioncello); partecipazione a specifici organismi istituzionali e tecnico-scientifici..
Il CGD è dal 2002 membro attivo del Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola istituito in seno al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e previsto dal DPR 567/96 con successive modificazioni ed integrazioni, al fine di valorizzare
la componente dei genitori e di assicurare una sede stabile di consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche. Il FONAGS è stato istituito con il D.M. 14 del 18/2/2002, ne fanno parte le Associazioni dei genitori maggiormente rappresentative ed è costituito da un massimo di due rappresentanti di ciascuna di esse. Il FoNAGS ha sede presso il Dipartimento per l’Istruzione – Direzione generale per studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione – Ufficio III.
Il CGD è membro fondatore del Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC), network attualmente composto da 89
soggetti del Terzo Settore che da tempo si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il Gruppo CRC si è costituito nel dicembre 2000 con l’obiettivo prioritario di preparare il Rapporto sull’attuazione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC) in
Italia, supplementare a quello presentato dal Governo italiano, da sottoporre al Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza presso l’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Il Gruppo CRC ha mandato di garantire un sistema di monitoraggio indipendente, permanente, condiviso ed aggiornato sull’applicazione della CRC e dei suoi Protocolli Opzionali e realizzare eventuali e connesse azioni di advocacy.
Il CGD partecipa, come rappresentante degli utenti designato dal CNU, al Comitato Media e Minori, uno dei pochi esempi di controllo delle comunicazioni di massa originato da un sistema di autoregolamentazione poi affiancato da una co-regolamentazione legislativa
statale. Il Comitato, costituito da quindici membri effettivi, monitora l’attuazione del Codice di Autoregolamentazione TV e Minori, ed è rappresentato, in parti uguali, dalle Emittenti televisive firmatarie del Codice, dalle Istituzioni, e dagli utenti (questi ultimi su indicazione del Consiglio nazionale degli Utenti presso l’Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni).
Rappresentanti del CGD operano come membri attivi del Consiglio nazionale degli utenti (CNU) dalla sua istituzione, con la legge 31 luglio 1997, n. 249 con il compito di promuovere la tutela dei diritti dei cittadini nel settore della comunicazione, con particolare riferimento ai diritti dei minori utenti dei servizi radiotelevisivi e di telecomunicazioni. Il CNU può esprimere pareri e formulare proposte all’Autorità, al
Parlamento, al Governo e a tutti gli organismi pubblici e privati che operano nel comparto audiovisivo; può, altresì, organizzare confronti e dibattiti sulle delicate tematiche afferenti a tale comparto.
Le principali attività di formazione per i docenti
Dal 2004 al 2006, l’équipe del CGD ha effettuato un intervento di sensibilizzazione/formazione volta ai genitori ed agli studenti di cinque scuole secondarie inferiori e tre istituti tecnici del Comune di Roma. Gli obiettivi dell’intervento rimandano all’assunto di base secondo il quale i fenomeni di devianza e di disagio che si concretizzano nelle manifestazioni di tipo “bullistico”, hanno una matrice essenzialmente “contestuale”. E cioè trovano spesso riferimento nell’ambiente familiare, scolastico e sociale nel quale l’adolescente sperimenta e realizza il suo processo di socializzazione. L’assunto implicito, secondo questa prospettiva di lettura del fenomeno, è che il bullo è il prodotto di un “contesto bullo”, cioè di un sistema ambientale, strutturale, organizzativo, sociale che presenta le caratteristiche “da bullo”.
La grande diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione è un serio ostacolo all’espressione della fantasia e della creatività di bambini e ragazzi?
Oppure, al contrario, le nuove tecnologie mettono a disposizione opportunità per esprimersi in forme nuove allargando in modo quasi sconfinato le possibilità della condivisione e della comunicazione? Nel settembre del 2009 il CGD, insieme ed ADICONSUM e Save the Children ha pubblicato la guida “Educazione e nuovi media”, per fornire piste di orientamento su questo sconfinato ambito a genitori ed adolescenti.
EDU.CARE è un progetto promosso e finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in stretta collaborazione con UNODC – Ufficio Droghe e Crimine dell’ONU, che fa seguito ad un precedente Programma di Sostegno alle Famiglie SFP (Support Family Programme) gestito dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Il Coordinamento Genitori Democratici, attraverso il Centro Internazionale di Formazione dell’International Labour Organisation (ILO – Agenzia specializzata delle Nazioni Unite), ha ricevuto l’incarico di operare come agenzia esecutiva per la sua realizzazione, finalizzata:
– alla prevenzione precoce del consumo di droghe tra i giovani di età compresa tra 13 e 18 anni – a intervenire sui fattori che favoriscono l’uso potenziale di “sostanze” da parte dei bambini “a rischio” in età compresa tra 8 e 12 anni – a formare genitori, adolescenti, educatori, ed insegnantiCon il progetto EDU.CARE il Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri vuole rafforzare le competenze educative dei genitori e offrire un sostegno sia psicologico che formativo per un’adeguata prevenzione e diagnosi precoce dell’uso di sostanze da parte dei loro figli. Il
progetto si rivolge quindi ai genitori di pre-adolescenti e adolescenti, agli insegnanti e delle altre figure di riferimento che operano con i ragazzi e le ragazze più giovani, nelle scuole, nelle associazioni, neglioratori, nelle comunità terapeutiche.
Corso di formazione promosso nel 2015 per educatori e docenti dei nidi e della scuola d’infanzia della durata di sei mesi nel recupero delle attività di gioco come fondamentali nella crescita e sviluppo cognitivo della prima infanzia.(Regione Toscana- Conferenza Zonale per l’Istruzione della Zona Bassa Val di Cecina; Coordinamento Pedagogico e Gestionale Zonale).
Finanziato dal MIUR – Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente. Per promuovere econsolidare le competenze di accesso alle informazioni e gestione della “reputazione in rete” utilizzando canali e strategie di facilitazione rappresentate dalla “peer education”, attivato presso scuole pubbliche del Comune di Roma.
Sono stati coinvolte reti di scuole nei territori di Torino, Lombardia e Roma. per “contribuire allo «sviluppo di particolari competenze per un miglioramento del “progetto educativo” e delle “condizioni ambientali” nelle quali si realizza il processo di apprendimento: competenze, in particolare relative ad una corretta transazione organizzative comunicativa tra scuola e famiglia, per incrementare in maniera significativa la soddisfazione e il benessere degli studenti, incidendo conseguentemente in maniera positiva sui livelli di successo scolastico”.
Tra le iniziative che maggiormente qualificano la storia di formazione ormai ultra-trentennale del CGD vanno ricordati soprattutto gli Incontri Internazionali di Castiglioncello che, per la loro continuità negli anni, costituiscono un momento come momento di analisi e di riflessione sulla condizione dell’infanzia nel nostro Paese. Dal 1984, data della prima edizione, sono state affrontate di volta in volta le principali questioni emergenti della condizione infantile (dalle nuove tecnologie alla violenza all’infanzia, dalle situazioni di emarginazione alle nuove tematiche della complessità educativa) attraverso la presenza di esperti italiani e stranieri ai
massimi livelli, gli insegnanti, i genitori e gli operatori socio-sanitari.