Riportiamo di seguito quanto emerso dai focus groups rispetto ai momenti di incontro e dialogo fra docenti e genitori.
Perchè incontrarsi?
Genitori
L’incontro è considerato un momento prezioso quando permette ai genitori di conoscere aspetti del proprio figlio “fuori casa”, di comprenderlo nella sua interezza.
In merito ai momenti di incontro (sia che si tratti di colloqui collettivi “calendarizzati” o colloqui “straordinari”), viene in generale riconosciuta la disponibilità degli insegnanti a programmare incontri individuali ogni volta che se ne presenta la necessità.
Una mamma afferma che “nel colloquio le maestre possono dire come si comporta il figlio a scuola, perché magari è diverso rispetto a casa; o possono dare dei consigli su come migliorare l’andamento del figlio a scuola”;
Un’altra mamma valuta positivamente il colloquio con le maestre, poiché si tratta di una opportunità per conoscere meglio il figlio negli aspetti che magari emergono quando lei è assente: “Mio figlio non mi racconta tutto per cui mi chiedo: ‘Ma andrà tutto bene a scuola?’”.
Docenti
Anche per i docenti i colloqui individuali sono occasioni importanti di incontro con la famiglia.
Secondo i docenti, però, spesso partecipano solo le famiglie i cui figli non hanno difficoltà.
Nei loro focus molti insegnanti hanno evidenziato le questioni attorno alle quali si potrebbe creare una visione condivisa del processo educativo con i genitori:
- il rendimento, inteso non come voto, ma come parte di un processo formativo con degli obiettivi di crescita umana e culturale;
- l’attenzione all’ascolto delle famiglie, come mondo di valori e di relazioni che il ragazzo porta con sé in classe;
- l’enfasi sui miglioramenti dei ragazzi e non solo sui problemi;
- la valorizzazione del senso autentico del Patto di corresponsabilità, inteso come progetto condiviso sul ragazzo e non come “un pezzo di carta” da firmare.