Il cellulare è ormai diventato un oggetto molto diffuso nel nostro paese.
Probabilmente anche tu, genitore, ne possiedi uno (o forse più di uno), e lo consideri indispensabile per il tuo lavoro e nella vita privata. Il cellulare ha cambiato molte tue abitudini, sicuramente il modo di gestire i contatti e di organizzarti nella quotidianità.
Ne apprezzi i vantaggi (la reperibilità, l’accesso immediato a informazioni veloci, la facilità dei contatti, ecc.) e hai imparato a conoscerne e forse a controllarne anche gli svantaggi (la violazione della privacy, i costi, la dipendenza, ecc.). Per i tuoi figli il cellulare è uno strumento scontato, che assolve un gran numero di funzioni, non solo legate a esigenze di comunicazione: sentire gli amici, rimanere sempre in contatto, condividere pensieri ed emozioni, sentirsi parte di un gruppo, fissare momenti della propria vita e condividerli con altri, ecc.
Accanto a questi aspetti, non dovresti sottovalutare una serie di problemi che possono verificarsi con l’utilizzo del cellulare: l’interferenza di amici e parenti, l’uso improprio e a volte eccessivo, il rischio di cyberbullismo, i costi, l’influenza della pubblicità e del consumo, ecc. Alcuni di questi problemi ti chiamano direttamente in causa in veste di educatore, nella consapevolezza che ci troviamo di fronte a strumenti che da adulti consideriamo ancora come delle novità, ma che per i giovani di oggi rappresentano un normale strumento di comunicazione e di relazione.
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Papà mi compri il cellulare?
“Papà, mi compri il cellulare?!… E dai papà, me l’avevi promesso!” All’ennesima richiesta di tuo figlio Riccardo di 11 anni, non ce la fai più e sbotti arrabbiato: “Ma che cellulare e cellulare… io non ti ho promesso niente! Costa troppo!” Riccardo non molla, la questione è troppo importante per lui: “Ma i miei amici hanno tutti il cellulare, sono rimasto l’unico senza!” Ma anche tu sei un osso duro: “… come ho fatto io alla tua età? Io non ce l’avevo il cellulare, e mi sono arrangiato benissimo, quindi tu fa lo stesso! Sei ancora troppo piccolo. Fine della questione!” In assenza del cellulare, Riccardo non può fare altro che scroccare qualche chiamata o un SMS dai suoi amici e chiedersi: “quando sarò abbastanza grande per avere un cellulare?”
Come interpretare la situazione?
Probabilmente, come per la quasi totalità dei genitori di oggi, anche per te il cellulare è un’acquisizione fatta in età adulta, nel senso che non ne possedevi uno nel periodo della tua infanzia e adolescenza. Questo non ti aiuta quando per la prima volta tuo figlio o tua figlia, molto prima di quanto tu immaginassi, ti chiede di possedere un suo personale telefonino.
Questa richiesta può spiazzarti e in questo caso non puoi attingere dalla tua esperienza personale perché ai tuoi tempi il cellulare nemmeno esisteva. Ma avrai certamente espresso altre richieste ai tuoi genitori a quell’età e forse i bisogni non erano poi così diversi. A volte, il mancato acquisto del cellulare viene motivato ricordando ai figli la propria infanzia e adolescenza: “Ai miei tempi non c’erano i cellulari e vivevo lo stesso benissimo”. Fino a pochi anni fa, la funzione di socializzazione e comunicazione che oggi viene svolta dal cellulare veniva svolta dal normale telefono: se quindi è vero che “ai tuoi tempi” nessun ragazzo o ragazza sentiva l’esigenza di un telefonino, è anche vero che sentivate comunque l’esigenza di stare ore e ore al telefono… e i tuoi genitori se lo ricordano certamente! Ma oggi, che cosa rappresenta il cellulare per tuo figlio o per tua figlia? Che utilizzo ne farà? Con quali implicazioni? Perché te lo chiede? È davvero arrivato il momento di acquistarlo o è meglio aspettare che cresca?
Piste educative
Anche le scelte sottostanti l’acquisto e l’utilizzo del telefonino hanno forti implicazioni educative: è quindi importante riflettere su tempi e modi adeguati nell’acquistarlo e soprattutto nel gestirlo, regolandone l’utilizzo e ponendoti domande sul livello di maturità di tuo figlio o di tua figlia alle prese con uno strumento eccezionale. Cosa si nasconde dietro il conformismo come giustificazione delle sue richieste? Il fatto di avere qualcosa perché “ce l’hanno tutti gli altri compagni”; oppure fare qualcosa perché “lo fanno tutti…”. Il rischio del conformismo può riguardare anche i genitori: ti è mai capitato di giustificare i tuoi comportamenti sostenendo che “lo fanno tutti”? Se spesso è utile tenere conto di come si comportano gli altri, forse non è altrettanto ragionevole decidere in un certo modo solo perché è la scelta della maggioranza. La richiesta del telefonino può far nascere in famiglia l’occasione per riflettere su questi argomenti, e anche per condividere con tuo figlio o tua figlia l’idea che avere delle convinzioni e farsi guidare da queste è il modo migliore per ritrovarsi con gli altri senza essere subalterni.
Ricordati di quando eri tu a essere giovane, delle richieste che facevi ai tuoi genitori, di come loro si sono comportati nei tuoi confronti, dei sentimenti che hai provato. Questo ti aiuterà certamente a evitare di svalutare le sue motivazioni e aprire un dialogo che porti in primo piano le sue esigenze reali. Forse vuole un cellulare uguale a quello dei compagni o uno più “fico” per farsi accettare dal gruppo o per primeggiare nel gruppo… Oppure lo vuole per fare colpo su qualcuno in particolare … Oppure per sentirsi grande. Come accade a tutti, anche i genitori possono essere stanchi e andare di fretta. Dovresti ricordare, però, che ogni volta che dici ai tuoi figli di “farla finita”, perdi un’occasione per ascoltarli, per conoscerne i bisogni, per creare un clima di dialogo che sarà una risorsa preziosa quando saranno adolescenti.
Media dizionario
È il telefono cellulare multimediale progettato dalla Apple (l’azienda che produce i computer macIntosh e l’iPod). L’iPhone permette di navigare (anche ad alta velocità), di mandare e ricevere mail, di fare foto e video. Invece dei normali tasti, l’iPhone si usa con uno schermo multi-touch, che permette di interagire col telefono toccando lo schermo.
Funziona con lo stesso principio degli SMS, ma permette di inviare attraverso il cellulare file multimediali (video, audio, immagini)
Sistema di connessione e trasferimento dati senza fili fra dispositivi che permette la trasmissione dei file tramite onde radio senza più bisogno di fili. Molti cellulari ne sono forniti, così diventa possibile inviare file multimediali (video, audio, immagini) in modo del tutto gratuito ad altri telefonini nel raggio di 10 metri (100 con le versioni più potenti)
È il termine (noto anche come bullismo online) che indica atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l’e-mail, la messaggeria istantanea, i blog, i telefoni cellulari e/o i siti web.
Il cyberbullismo può manifestarsi in diversi modi:
- l’invio di messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare scontri verbali nei forum (flaming);
- insultare qualcuno mediante messaggi inviati ripetutamente (harassment – molestie);
- sparlare di qualcuno per danneggiare la sua reputazione, via e-mail, messaggistica istantanea, ecc.;
- inviare messaggi o pubblicare testi denigratori sostituendo la propria identità con quella di altri (impersonation);
- pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti su un’altra persona (exposure);
- ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno per poi pubblicare o condividere con altri attraverso gli strumenti elettronici e informazioni avute in confidenza (trickery);
- escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per ferirla;
- effettuare molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura (cyberstalking).
Per l’approfondimento di questo tema sui rimanda alla sezione dedicata.