La televisione è il mezzo di comunicazione su cui, più di ogni altro, si può trovare in Italia un’ampia letteratura di riferimento anche rispetto alle problematiche educative. Pertanto, in questa ultima parte non intendiamo aggiungere nulla di più né di meglio rispetto a quanto è stato detto fino ad ora da diversi esperti. E allora perché inserire una sezione sulla televisione in una guida ai Nuovi Media? Intanto, perché la televisione è ancora molto presente nella vita dei ragazzi e per la generazione di genitori cresciuti con la TV baby sitter questo mezzo di comunicazione è così normale da rendere faticoso individuare un possibile ruolo educativo, oltre a quello di telespettatore. E poi, perché riteniamo importante richiamare l’attenzione sulle trasformazioni della televisione: i Nuovi Media stanno influenzando e cambiando la televisione sempre di più, al punto che si sta avvicinando al concetto di mezzo di comunicazione presente nella mente dei ragazzi e delle ragazze, piuttosto che a quello tradizionale che possono avere in mente i genitori. Per cogliere le opportunità e le sfide educative che ci pone anche questo strumento, è necessario quindi essere in grado di coglierne le trasformazioni in atto e di leggerne le conseguenze rispetto alla vita dei nostri figli e al menage familiare.
La situazione
Ma cosa rappresenta la televisione per te e la tua famiglia? Spesso si accende la televisione per rilassarsi e questo può riguardare anche i tuoi figli, soprattutto quelli che vanno a scuola a tempo pieno, che tendono ad accendere la televisione appena tornano a casa, per riposarsi e distrarsi dal peso dell’orario scolastico. Per molti genitori la TV è una specie di baby-sitter, a cui fare ricorso nei momenti in cui si è stanchi o occupati. Non sempre, tuttavia, i genitori si preoccupano dei contenuti e delle attività con cui la televisione intrattiene ed educa. Sembra che ormai, sull’uso della televisione, non ci sia presso gli adulti un particolare livello di allarme: è diventato un mezzo di comunicazione scontato, soprattutto se confrontato con il diffuso timore che si riscontra invece verso i Nuovi Media (in primo luogo Internet).
Si associa la TV alla sicurezza del focolaio domestico e alla possibilità di mantenere il controllo sui figli. In quanto mezzo di comunicazione tradizionale, quindi non interattivo, non comporta il rischio di entrare in contatto con altre persone. Eppure si colgono spesso in molte famiglie utilizzi eccessivi e talora discutibili del mezzo televisivo: quando la televisione è imposta dagli adulti a tutto il resto della famiglia (specialmente all’ora di cena); oppure quando la si trova nelle stanze dei figli, con il rischio di produrre isolamento tra i membri della famiglia, difficoltà nel sonno, visione di programmi notturni al di fuori del controllo dei genitori, ecc.
Questo accade anche perché molti adulti sottovalutano la presenza di contenuti inadeguati o i rischi di dipendenza e assuefazione che possono derivare da una esposizione prolungata al mezzo televisivo.
Sembra che questa considerazione positiva e innocua del mezzo televisivo sia condivisa anche dalle nuove generazioni: interpellati a riguardo, non colgono quasi mai i rischi di dipendenza e raramente si lamentano del contenuto dei programmi televisivi.
Piste educative
L’apparecchio televisivo è uno strumento che porta nelle nostre case messaggi divertenti, informativi, interessanti, o piuttosto sta diventando un vero è proprio “organizzatore” dei tempi della famiglia, dei comportamenti, dei rapporti reciproci?
Ricordiamoci che al rientro a casa non esiste solo la televisione e sono possibili attività alternative da fare in famiglia. In particolare, il tempo prima della cena può essere un’occasione per dedicare un po’ di attenzione al rapporto con i tuoi figli:
- Anche semplicemente il fatto di guardarli giocare, per essere pronti a intervenire se fosse necessario, può consentirti di imparare molto su di loro: capire cosa li appassiona, quali sono le paure che li rendono a volte misteriosi, quali eventi della giornata cercano di rielaborare nei loro giochi…
- Potresti chiedere loro cosa hanno fatto a scuola, farti raccontare come hanno passato il pomeriggio… Potresti fargli disegnare il gioco o il personaggio che li ha divertiti di più, o la scena vista in televisione che più li ha impressionati…
Dopo cena, mentre si mette in ordine la cucina, si potrebbe decidere tutti insieme cosa vedere. Puoi proporre un programma o un DVD che ritieni adatto… oppure guardare insieme in televisione qualcosa che li interessa, o che ci tengono tanto a farti vedere… Una visione condivisa della televisione, di tanto in tanto e in base all’età, oltre ad essere divertente, può anche aiutarti a svolgere meglio il tuo ruolo educativo. Potrai renderti conto di quali sono gli stimoli che ricevono. Potrai capire cosa preferiscono guardare ed essere presente se qualcosa li spaventa. Fornire chiavi di lettura su contenuti difficili. Potrete ridere insieme, scherzare, commentare le immagini.
Qualche piccola accortezza:
- Cerca di regolare (anche con la babysitter), la quantità e la qualità dei programmi, decidendo le fasce orarie “consentite” rispetto alle esigenze familiari (i pasti, i compiti, il risveglio e l’addormentarsi, ecc.).
- Quando i tuoi figli saranno più grandi, la cena sarà forse l’unico momento in cui tutta la famiglia sarà riunita. La televisione, con il suo sottofondo, ostacola lo scambio di emozioni, disturba i momenti preziosi in cui dare e ricevere attenzione…
- Non collocare un apparecchio televisivo nella stanza dei bambini: rischi di produrre isolamento e altri problemi (insonnia, visione di contenuti inadatti…).
Media dizionario
La TV digitale trasforma alla sorgente immagini e suoni in una sequenza di uno e zero (il segnale digitale) che poi viene tradotta dal decoder nuovamente in immagini e suoni (è il segnale usato dai computer). Questo permette di vedere un maggior numero di canali con una migliore qualità audio e video e di interagire con la televisione.
I principali servizi interattivi sono:
- Teletext: in Italia conosciuto come televideo, permette di fruire di contenuti testuali/semigrafici.
- Pay per view: permette di vedere un programma televisivo pagando un corrispettivo all’emittente che lo mette a disposizione.
- Video on demand: significa video su richiesta e permette agli utenti di fruire, a pagamento o gratuitamente, di un programma televisivo in qualsiasi istante lo desiderino.
La televisione digitale si distingue in digitale terrestre e via cavo.
La TV digitale terrestre sfrutta la trasmissione via etere e le antenne tradizionali. Questa tecnologia permette, dunque, un più facile accesso da parte di tutti gli utenti in quanto non richiede l’installazione di un’antenna parabolica, come per la televisione satellitare, ma utilizza le strutture preesistenti create per la televisione analogica per trasmettere e ricevere i segnali. In questo modo l’utente deve solo dotarsi dell’apposito decoder senza dover intervenire sull’impianto preesistente.
La TV digitale via cavo è una tecnologia di trasmissione televisiva che arriva in ogni singola casa come succede con il telefono fisso. Con questa tecnologia è necessario, dunque, che l’utente finale sia connesso direttamente tramite un cavo all’emittente, con conseguente aumento dei costi per le infrastrutture.
(Chiamata internazionalmente IPTV) grazie alla banda larga, permette di visualizzare i contenuti televisivi tramite il cavo della connessione Internet. Per visualizzarla è necessario un apposito decoder o il computer. La qualità dipende dalla capacità della linea di trasmissione usata per connettersi a Internet.
La pay TV (abbreviazione inglese di “pay television”) è la televisione privata a pagamento. Per estensione di tale accezione, una pay TV è un canale televisivo o una piattaforma televisiva a pagamento, o anche il provider che fornisce questo tipo di servizi.