Riportiamo di seguito quanto emerso dai focus groups in merito alla questione dei colloqui individuali con le famiglie.
I colloqui
Genitori
I genitori partecipanti ai focus dicono di non gradire di avere contatti con gli insegnanti solo in occasione di problemi. Si lamenta perciò la tendenza di alcuni insegnanti a chiamare i genitori solo quando qualcosa non va; questo genera spesso allarme e pone i genitori già sulla difensiva.
Una mamma riconosce di arrivare ai colloqui “sulla difensiva”, perché si definisce ansiosa e afferma di non avere molta fiducia nel figlio.
I genitori rimarcano l’importanza dei colloqui anche per condividere i buoni risultati.
In un focus group i genitori dicono che spesso non sono convocati se “va tutto bene”: Invece: “Anche se non hai nulla da dire [di negativo] è giusto che tu una o due volte l’anno convochi i genitori”.
Una mamma racconta, invece, di un’esperienza in cui è stata chiamata a scuola e questo l’aveva allarmata. La maestra si era interessata a un calo temporaneo del rendimento del bambino che aveva sempre voti alti. La mamma avverte come positivo l’interessamento della maestra perché altrimenti lei avrebbe rischiato “di non sapere nulla da ottobre a febbraio, quando c’è la pagella”.
Un’altra mamma segnala come sia importante che l’insegnante sia attento ad utilizzare forme diverse di comunicazione.
Una mamma afferma che “nel colloquio le maestre possono dire come si comporta il figlio a scuola, perché magari è diverso rispetto a casa; o possono dare dei consigli su come migliorare l’andamento del figlio a scuola”;
Un’altra mamma valuta positivamente il colloquio con le maestre, poiché si tratta di una opportunità per conoscere meglio il figlio negli aspetti che magari emergono quando lei è assente: “Mio figlio non mi racconta tutto per cui mi chiedo: ‘Ma andrà tutto bene a scuola?’”.
Docenti
Molti insegnanti nei focus group affermano di essere consapevoli di dover lavorare sulle proprie competenze relazionali rispetto alla comunicazione e ai rapporti con le famiglie.
Ritengono che, a volte, la comunicazione su aspetti problematici degli allievi, ma anche su aspetti positivi, non sia tempestiva, limitando le possibilità di intervento delle famiglie stesse
In taluni casi, la comunicazione dei voti o delle assenze attraverso registro elettronico ha limitato questi disagi.
Anche per i docenti i colloqui individualizzati sono occasioni rilevanti di incontro con la famiglia.
Secondo loro, però, spesso partecipano solo le famiglie i cui figli non hanno difficoltà.