Il Coordinamento genitori democratici nasce nel 1976, in una fase della storia italiana attraversata da un ampio movimento politico, culturale e sociale rivolto ad emancipare le strutture dello Stato e della società (dalla psichiatria alla magistratura, della medicina alla scuola) dall’autoritarismo e dal conservatorismo ereditati dalla dittatura fascista.
La finalità dell’associazione è quella di organizzare i genitori come forza democratica capace di incidere e intervenire sulle problematiche della scuola e degli altri ambiti educativi, a contrasto dei modelli di gestione burocratici e centralizzati e ispirandosi ai valori di Democrazia, Uguaglianza, Libertà e Laicità introdotti dalla Costituzione repubblicana.
L’intera Carta costituisce il riferimento costante nella storia del Cgd, ma è in particolare il richiamo ad alcuni articoli che ha sostenuto e sostiene il quotidiano lavoro dell’associazione.
Una società democratica fondata su un’idea di uguaglianza non solo formale ma rivolta programmaticamente a superare gli ostacoli economici e sociali.
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Una cultura di pace
Art. 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Una società libera e una scuola laica fattore di uguaglianza
Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
Art. 19
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Art. 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Art. 33
L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
Art. 34
La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.