Chi prende l’iniziativa e attua le prepotenze nei confronti degli altri. Non sempre è il più forte e le ragioni che lo spingono a voler affermare il proprio potere su qualcun altro possono essere molteplici, delineando, di conseguenza, diversi profili.
Il bullo si caratterizza, da un punto di vista psicologico, per una elevata autostima, un atteggiamento più favorevole verso la violenza e l’aggressione, una scarsa capacità di immedesimarsi negli altri.
Da quali contesti educativi proviene? Spesso cresce in contesti familiari ostili, caratterizzati da un certo permissivismo verso la violenza o nei quali si adotta la violenza e l’aggressione come modalità tipiche di comportamento.
Si dimostra più ansioso del bullo dominante, poco popolare e insicuro. Proprio per ottenere potere e considerazione, affianca il bullo o lo sostiene.
Oltre a manifestare rabbia ed aggressività nei confronti dei compagni, la subisce, alternando così esercizio di potere a momenti di forte insicurezza e scarsa autostima. Spesso sono proprio gli attacchi subiti a farlo reagire con la stessa prepotenza e cattiveria con la quale viene trattato.
La vittima spesso è una persona con una caratterizzazione passiva, ma a volte anche provocatoria (in molti casi, infatti, si è portati a dire che “se la prendono con lui perché lui se le cerca?”). Tali comportamenti evidenziano una situazione di ansia, che finisce per generare insicurezza e difficoltà a riconoscere le emozioni.
In genere i bersagli scelti dai bulli/cyber bulli presentano una qualche forma di diversità o fragilità: fisica, psicologica o sociale, che li rende più vulnerabili e quindi più facilmente attaccabili, anche nel lungo periodo.
Da quali contesti educativi proviene? Anche se non è possibile generalizzare, è stata evidenziata la provenienza da situazioni familiari di tipo iperprotettivo, in cui non viene lasciata al ragazzo la possibilità di cavarsela da solo nelle diverse situazioni, sia perché si è stabilizzata una situazione di forte dipendenza.
Concorre a creare vittime al suo interno stabilendo un clima di omertà. Anche ragazzi non bulli, possono quindi arrivare a partecipare ad episodi di bullismo per la riduzione del senso di responsabilità e la paura di restare esclusi, diventando “impopolari”.
Agisce in modo da rafforzare il comportamento del bullo ridendo, incitando o semplicemente osservando senza intervenire.
Colui che prende le difese della vittima, consolandola, cercando di far cessare le prepotenze e denunciando l’accaduto.
Colui che assiste o è a conoscenza dei fatti, ma decide di non fare nulla.