Come possiamo riconoscere quando nostro figlio è vittima di atti di bullismo o cyber bullismo? Quali sono i segnali a cui porre particolare attenzione?
In generale ogni brusco cambiamento di abitudini o atteggiamento, può indicare una situazione di disagio o malessere vissuta dal ragazzo, anche se non sempre facilmente riconducibile ad episodi di vittimizzazione. Proviamo comunque, insieme, ad indicare i segnali più comuni e più facilmente identificabili:
- Nostro figlio ha paura di percorrere da solo il percorso casa-scuola, chiede di essere accompagnato o modifica il percorso abituale.
- Mostra inappetenza, mancanza di sonno e, più in generale, forte irritabilità, manifestando segnali di scarsa fiducia in se stesso, ansia e stress.
- Si rifiuta o va contro voglia a scuola, adducendo scuse o fingendosi malato. Oppure, pur frequentando regolarmente, rende di meno e fa fatica a concentrarsi.
- Torna a casa con oggetti personali e/o materiale scolastico danneggiati (zaino rotto, vestiti strappati etc,), oppure ne lamenta la scomparsa.
- Mostra segni di cattiva o scarsa socializzazione, rifiuta la compagnia dei soliti amici e tende ad uscire di meno, assumendo atteggiamenti di chiusura e silenzio.
Cosa fare?
Nel momento in cui scopriamo che nostro figlio è vittima di atti di bullismo, è naturale essere colti da rabbia e sensi di colpa, insieme ad una frustante sensazione di impotenza. Superata questa prima fase, è invece importante reagire in maniera positiva e propositiva e per farlo vi proponiamo alcune piste educative che potranno esservi d’aiuto.
- Il primo passo è parlare con nostro figlio, cercare di aprire con lui un dialogo costruttivo e sereno, partendo dal presupposto che per lui possa non essere facile, a causa del senso di vergogna, aprirsi e confidarsi con noi.
- Una volta compresa la situazione, sarà bene chiederci come affrontarla e superarla insieme, cercando in primo luogo di far comprendere a nostro figlio che non è opportuno né far finta di nulla, né provare desiderio di vendetta.
- È importante insegnare a nostro figlio ad adottare un comportamento “assertivo”, riuscendo, davanti ai bulli, ad affermare il proprio io senza doversi imporre con aggressività. L’assertività comprende diverse qualità, fra cui quella di riuscire ad esprimere in pubblico sia sentimenti positivi che negativi, sostenendo le proprie ragioni e comunicando i nostri veri sentimenti ed intenzioni agli altri.
- Se l’episodio, come spesso succede, si è verificato a scuola, è bene comunicare l’accaduto a Preside ed insegnanti, aprendo un canale di comunicazione e collaborazione necessario a risanare situazioni pericolosamente devianti, non solo per nostro figlio, ma anche per tutto il gruppo classe o per chi ha partecipato anche indirettamente agli episodi di bullismo.